Rieccomi qua e questa volta parlando di VINO e MERCATO BRASILIANO; YES!!! Ho un solco lungo il viso come una specie di sorriso... Vabbè, giusto per prendere delle parole chiavi che ci ricordano molto bene De André.
Alcuni conoscono e altri sanno della funzione di Google Trends, in poche parole: serve per avere una nozione del volume, in comparazione, delle ricerche sul motore Google, di parole chiavi per specifici temi. Questo strumento ci aiuta molto nel lavoro del marketing online, ma nel offline, ci fa capire dove sia meglio partecipare o creare degli eventi per gli specifici temi; capito? Insomma: se só che um cluster di persona, in un determinato territorio sta cercando informazioni riguardo ai prodotti che produco, è efficiente andare lì a soddisfare il loro bisogni di informazioni (cultura).
Tutti questi strumenti (ci sono altri), insieme ad un piano di entrata nel mercato ben architettato, fa la differenza.
Nel grafico possiamo notare che il VINO CHILENO ha il maggior numero di ricerca, la giustificazione è ovvia; ci sono eccellenze nei vini cileni e principalmente, il prodotto, vino importato, da questo paese è il primo step del consumatore brasiliano per accedere al vino equilibrato (non dolce e non uve ibride) e importato. Il VINO ARGENTINO, col secondo maggior volume, segue la giustificazione dei vini cileni, però ha meno interesse, dovuto ad una rivalità calcistica e anche per aver un costo maggiore in confronto (i cileni hanno delle produzioni industriali). Bisogna sottolineare che i due paesi fanno parte del MERCOSUL e perciò hanno facilità fiscali e non incidenza del dazio. Il VINO ITALIANO trova la terza posizione negli interessi di ricerca dei brasiliani. il fatto che il VINO BRASILIANO abbia preso l'ultima posizione è ovvia a livello culturale; i brasiliani sono più attratti dai prodotti importati. Ma il VINO PORTOGHESE, prendere una posizione sotto il vino italiano, ha solo una giustificazione: Ci sono più di 30 milioni tra italiani immigrati e discendenti diretti di italiani in Brasile, YES!!! Mezza Italia è in Brasile!
Come possiamo notare, ho tolto il VINO SPAGNOLO e VINO FRANCESE dall'analisi, ma adesso andiamo a vedere i sei maggiori importatori di vino in Brasile nel 2020:
Queste informazioni vengono dal sito del Governo Federale per le Statistiche (ComexStat) e ho preso come riferimento tutti i codici doganali per il vino (fermo, spumanti, con aggiunta, fino a due litri, fino a cinque litri ecc...).
Possiamo notare che il VINO PORTOGHESE ha quasi il doppio in prezzo dollari FOB ( Free on Board) e volumi, ma calcolando la media per litro possiamo vedere che il VINO ITALIANO viene venduto in media a 3,22 USD/litro e VINO PORTOGHESE a 2,81 USD/litro con una differenza di 0,41 USD/litro.
La giustificazione è semplice, i brasiliani parlano portoghese e viceversa e quindi il commercio e la comunicazione B2B e B2C è internamente gestita dalle aziende portoghesi. I brasiliani ci hanno dato un input con le loro ricerche su Google, adesso tocca a noi, Export Managers e Temporary Export Managers, fare il nostro lavoro.
Devo concludere dicendo che il Brasile è una una opportunità reale per il VINO ITALIANO, facendo un lavoro serio, il VINO ITALIANO ha potenzialità di creare tendenza in Brasile e aiutare ad alzare il consumo per capita nazionale.