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Per tutto il 2021 si è parlato molto della possibile cessazione dell'incentivo previsto dal regime ex-tariffa per le poste classificate come Beni strumentali (BK) e Beni per Informatica e Telecomunicazioni (BIT).
L'Ex-Tarifário genera una riduzione temporanea dell'aliquota della tassa di importazione fino allo 0% nel caso in cui gli articoli da importare soddisfino i requisiti imposti da normative specifiche.
La preoccupazione delle aziende per la revoca dell'incentivo, tuttavia, è stata rinviata a fine dicembre 2021, quando la Decisione CMC nº 8/21, un regolamento del Mercosur che autorizza il Brasile ad applicare fino al 31/12/2028, un tasso diverso da quello la tariffa esterna comune (TEC) per le importazioni di beni classificati come BK e BIT.
Si precisa che tale decisione del Mercosur si è concretizzata solo a seguito dell'accordo siglato tra Brasile e Argentina (le due maggiori economie del blocco), in merito alla riduzione del TEC, mantenendo così le regole per la tassazione e le rispettive eccezioni per i prodotti importati in tutti i paesi del conglomerato economico Mercosur.
I prossimi passi dopo la proroga
L'autorizzazione all'estensione del regime ex tariffario rappresenta un traguardo positivo e importante per l'intera filiera produttiva nazionale, in quanto l'incentivo può essere utilizzato per importare sul suolo nazionale fattori produttivi e attrezzature utilizzate nella fabbricazione dei prodotti.
Senza il vantaggio, molte aziende avrebbero difficoltà a continuare a produrre e commercializzare i propri prodotti, a causa di una possibile battuta d'arresto tecnologica, che a sua volta comporterebbe una mancanza di competitività industriale, una ridotta capacità operativa e disoccupazione.
L'incorporazione della Decisione CMC a livello nazionale è in corso da parte del Ministero dell'Economia in due fasi simultanee: la prima si basa sull'azione di proroga di tutte le ex-tariffe dovute al 31.12.2021, che ora avevano le loro scadenze prorogata automaticamente fino al 30 aprile 2022.
Questo primo passaggio ha beneficiato, secondo i dati pubblicati dalla Camera del Commercio Estero (Camex), circa 18.000 prodotti e articoli attualmente coperti dal regime, offrendo e garantendo così maggiore tranquillità nell'espletamento dei processi di rinnovo dei crediti già concessi, sia nel business settore e governativo.
Parallelamente a tale rinvio, il 17.01.2022 è stata istituita e resa disponibile una procedura semplificata per consentire alle aziende di manifestare interesse a prorogare un termine aggiuntivo (fino al 31 dicembre 2025) e per i rappresentanti dell'industria nazionale a posizionarsi in un contrario a tale azione.
Lo scopo è quello di indicare quale articolo l'azienda continuerà ad importare e quale articolo l'azienda sta producendo a livello nazionale, in quest'ultimo caso de-caratterizzerebbe l'applicabilità e la validità della richiesta di concessione dell'esenzione fiscale all'importazione.
Perdono validità, invece, le ex-tariffe per le quali non sarà presentata domanda di proroga entro il 28 febbraio 2022, o che potranno essere verificate attraverso la presentazione di equivalente produzione nazionale.
Un altro aspetto importante da evidenziare è il fatto che le ex tariffe la cui concessione iniziale è stata collegata alle Delibere GECEX n. 14 e 15 del 2020, hanno già prorogato i termini di validità fino al 31/12/2025.
Tuttavia, i rappresentanti nazionali del settore contrari all'iniziativa possono presentare Richieste di Revoca, seguendo tutte le procedure e i requisiti definiti nell'Ordinanza ME nº 309, del 24 giugno 2019.
Visione macroeconomica del regime ex tariffario
Come informato dal Governo, gli obiettivi di questa proroga in due fasi sono di consentire la prosecuzione dell'esenzione prevista dal regime ex-tariffa, nonché la possibilità di effettuare un'attenta revisione dello stock di prodotti attualmente coperti.
Resta inteso che, con questo processo, si riduce il numero di prodotti coperti, facilitando così il controllo delle importazioni, senza che ciò significhi avere ripercussioni sulle aziende importatrici, né sull'industria nazionale.
Infine, è importante sottolineare che l'ex tariffa è anche un incentivo che mira a stimolare gli investimenti delle aziende in tecnologie all'avanguardia dall'estero per aumentare il livello di innovazione brasiliano, poiché uno dei requisiti è che le merci importate non siano prodotti a livello nazionale, cioè non hanno controparti nazionali, non essendo quindi limitati alle sole aziende comunemente importatrici, ma all'intero ecosistema economico del Paese.
L'ex tariffa non solo facilita gli investimenti nell'ecosistema produttivo, ma diventa anche sempre più strategica per la crescita di settori dell'economia, in quanto stimola la competitività delle imprese del Paese.