Siamo nella metà della settimana dove noi brasiliani andremo a decidere chi sarà il nostro capo dell'esecutivo; Jair Bolsonaro (67 anni) o Lula da Silva (76 anni)?
Il primo, di origine italiana, è l'attuale presidente del Brasile; con alle spalle un'eccellente formazione militare e un invidiabile condotta come politico brasiliano. Il secondo, di popolare cognome brasiliano, un ex presidente con una storia nel mondo sindacale e delle rifondazioni comuniste brasiliane; forte attivista e brigatista negli anni di piombo brasiliani, nonché condannato in cassazione per corruzione e peculato.
Tra le persone intelligenti non ci sono dubbi riguardo alle differenze tra culture, e non trattandosi di razzismo, esiste un modo molto attenziono nel trovare alcune intese con persone di culture diverse da quelle a noi conosciute. Mi ricordo del Filosofo Thomas Metzinger, riguardante al tema della coscienza:
il tunnel dell’io .... per farla breve: Molte sono le percezioni che ci permettono di definire i confini del "tunnel di coscienza" dell'latro individuo; colore della pelle, provenienze, nome etc... insomma, questi elementi ci fanno avere una
coscienza in modo istintivo riguardo una persona e crea tutto un
preconcetto
riguardo ad essa.
Ho dovuto iniziare questo articolo distinguendo i due candidati per nome e percorso politico; In primis per definite i "confini dei tunni" di essi e in secondis per mostrare il quanto sono stati eccezionali nell'espandere questi confini di coscienza durante il percorso delle loro vite.
Jair Messias Bolsonaro ha origini italiana e tedesca dalla parte paterna, ha concluso tutti gli studi e seguito la carriera militare. La sua carriera politica è iniziata come consigliere comunale, poi deputato per diversi anni. Per motivi concreti, ha avuto una base culturale molto forte, fondata sul rispetto e sul lavoro.
Lula da Silva è nato in una condizione di estrema povertà; nell'entro terra dello stato di Pernambuco, nel nordest del Brasile. L'ottavo figlio di una famiglia con forti difficoltà, il padre, subito dopo la sua nascita, ha deciso di andare a cercare vita migliore a Santos, nello Stato di Sao Paulo. Ha chiuso gli studi ai 12 anni, iniziato a lavorare come illustra scarpe e successivamente ha potuto frequentare un corso tecnico di operatore di macchine. Lula ha iniziato la carriera politica come sindacalista, poi come consigliere comunale, deputato e presidente per due mandati. Effettivamente ha avuto una vita difficilissima fin dai primi anni di nascita e la superazione lo distingue.
Come possiamo notare da queste due brevi descrizioni, il "tunnel di coscienza" di Bolsonaro, lo possiamo facilmente definire e certamente è stato molto piu fortunato che Lula, ma con intelligenza e lavoro, ha fatto una carriera eccezionale, tanto nell'ordine militare quanto in quella politica/civile. D'altro canto, Lula ha un "tunnel di coscienza" che si è allargato in modo eccellente turante il percorso della sua vita; è nato in mezzo al nulla ed é diventato il presidente di una delle nazioni piu forti del mondo, senza avere neanche la licenza media!
Penso che ora possiamo capire che 1. Bolsonaro viene da un ordine molto rispettata e ammirata da tutti i brasiliani e non solo, quella militare. 2. Lula viene dalla massa popolare; in un paese dove le disuguaglianze sociali sono molto ampie e la miseria (data principalmente dalla mancanza di sanificazione delle fogne - il minimo di dignità umana) è a vista d'occhio.
Continuando da quest'ultimo; dal momento che ha deluso tutta la popolazione brasiliana, poi arrivato al potere nel 2003, ha solo governato a nome del popolo, ma non per il popolo. Molte lobby che sono state create al fine di "portare cultura" alla popolazione si sono rivelate come un vero e proprio modo di arricchire i politici e i suoi familiari. SI pensi alla "Lei Rouanet" fatta per finanziare eventi culturali che poi si é trasformato in un strumento per distribuire denaro nelle sfere politiche Statali e Municipali. Si pensi al programma "FIES" fatto per finanziare gli studi universitari a persone che non avevano soldi per pagarsi un corso in una università privata e poi si é visto che molte di queste università, non davano un insegnamento giusto e oggi ci sono molti diplomanti che male appena riescono a capire ciò che leggono... Insomma, tutti i problemi legati alla miseria, anche quando il Brasile volava dopo le privatizzazioni degli anni 90, seguito da una politica monetaria forte col piano Real, Lula, insieme ai suoi, ha pensato di finanziare infrastrutture in paesi datoriali comunisti, si pensi al porto di Mariel a Cuba 641 mln di dollari e ripagati con sigari cubani (I cubani non avevano soldi da ripagare), all'idroelletrica in Ecuador, alle raffinerie di petrolio in Venezuela ecc... ci sono moltissimi casi.
Tutto questo lavoro realizzato durante gli otto anni del governo Lula, ci fa pensare solo che loro volessero creare un blocco comunista nell'Almerica latina; si sono arricchiti e lasciati il popolo brasiliano nella miseria e nella delusione di finalmente aver avuto qualcuno nel governo che a loro togliesse, letteralmente, dalle feci (mai realizzato un marco della sanificazione nel loro governo).
Oggi, molti brasiliani con un minimo di intelligenza e patriottismo, non si fidano più di Lula e per loro, un governo che vuole più Stato e meno Brasile, non può piu funzionare... vogliamo Libertà.
Tutto questo quadro che provo a raccontare è circa il motivo per il quale la metà dei brasiliani vogliono Bolsonaro al governo; non solo per il fatto che Lula sia un capo dell'esecutivo inaffidabile, ma anche e principalmente che Bolsonaro sia una persona molto intelligente, un eccellente manager e fondamentalmente un patriota.
Il Governo Bolsonaro durante questi ultimi anni di crisi ha avuto una postura molto forte, ha attivato il programma meno Brasilia e più Brasil, dove il potere centrale del governo federale viene diluito tra la popolazione, gli Stati e i Municipi... Il marco della Sanificazione; oltre 700 miliardi per sanificare tutto il Brasile, il marco della libertà economica, facilitando e togliendo molta burocrazia per chi vuole fare impresa e, subito con un suo nuovo mandato, la così tanto attesa riforma tributaria.
per concludere, chi è venuto dal popolo, non lavora per il popolo. Chi è venuto dalla difesa del popolo, lavora per il popolo.
Che Dio benedica il Brasile e il nostro presidente, Jair Messias Bolsonaro.